Sin dalla fondazione di Leonforte nel 1600, la famiglia Trovati è stata proprietaria dei terreni che oggi costituiscono l’azienda.
Nel 1800 vi sorgeva una fabbrica di mattoni, di cui ancora oggi è possibile vederne i resti di una fornace, che sfruttava sia l’abbondante disponibilità di acqua che di argilla. A partire dall’unificazione di Italia, la famiglia attraversò un difficile momento causato in primo luogo dall’intero esproprio della sorgente da parte delle Ferrovie dello Stato per rifornire i nuovi locomotori a vapore che servivano per portare lo zolfo estratto dalla vicina miniera di Faccialavata fino al porto di Catania.
Con la chiusura delle zolfatare e la successiva introduzione delle motrici a gasolio nelle ferrovie, si riportò gradualmente la disponibilità di acqua alla famiglia Trovati. Condizione imprescindibile nel 1983 perchè Giuseppe Trovati, padre dell’attuale proprietario, potesse impiantare il primo pescheto, coltura che necessita di notevoli risorse idriche.
Da quegli anni è stato un continuo crescere che ha portato i primi due ettari di pescheto a diventare 7 e di dotare l’azienda di tutti gli investimenti necessari per le lavorazioni successive alla raccolta. Nel 1996, sull’onda del successo della Pesca di Leonforte, nacque il Consorzio di Tutela fondato dallo stesso Giuseppe Trovati che però scomparve nel 1998, all’inzio della sua opera come Presidente.
Oggi l’azienda è condotta interamente da Giovanni Trovati che porta avanti un prodotto unico nel suo genere.